Un connotato tipico della rete ferroviaria regionale dell’Emilia-Romagna è quello di svilupparsi in territori fortemente antropizzati. Se questa peculiarità può essere considerata un aspetto positivo perché le stazioni sono comodamente accessibili, a piedi o in bici, e in tempi rapidi, il punto di debolezza sta nei disagi e nelle problematiche legate all’interferenza fra la ferrovia e la viabilità stradale.
Anche se negli ultimi anni sono già stati soppressi da FER oltre 60 Passaggi a Livello, sulle linee ferroviarie regionali insistono ancora oltre 280 Passaggi a Livello Pubblici e circa 50 Passaggi a Livello Privati.
Per questo FER è impegnata nella verifica e nel coinvolgimento degli enti locali di pertinenza per definire le modalità di eliminazione dei PL.
La soppressione dei PL porta indubbi benefici alla comunità, in quanto:
- è funzionale al miglioramento della qualità dell’infrastruttura ferroviaria garantendo in primis l’aumento della sicurezza della circolazione (visto il fenomeno degli attraversamenti abusivi e abbattimento delle barriere di protezione da parte delle vetture) e producendo considerevoli vantaggi in termini di velocizzazione delle linee e miglioramento della regolarità dell’esercizio ferroviario;
- opera anche nell’ottica della ricucitura urbana di interi quartieri cittadini in quanto, una volta eliminati i PL, il contesto urbano di fatto cambia, consentendo una migliore fruizione della città da parte di tutti: pedoni, bici, altri mezzi di mobilità. A trarne vantaggio sono anche commercianti e imprese;
- ha ricadute positive ambientali facilmente individuabili nella eliminazione delle emissioni di inquinanti atmosferici prodotte dai veicoli in sosta con motore acceso in presenza dei PL, nonché nell’annullamento dell’inquinamento acustico prodotto dai motori delle auto e dalle campane che segnalano la chiusura e apertura delle sbarre medesime.