16 Ottobre 2024

L’elettrificazione passa sul ponte Crostolo

Uno sguardo dall’alto su un lavoro di riqualificazione fondamentale per la Parma-Suzzara-Poggio Rusco

Abbiamo lavorato fino alla notte precedente l’apertura – era una domenica - a stretto contatto con gli ingegneri di FER. Senza questo impegno da ambo le parti non ce l’avremmo fatta”.  Bastano queste poche parole di Daniele Barbetti - titolare dello studio di progettazione All Ing - per dare conto dell’impegno, del gioco di squadra, della cura dei dettagli, indispensabili di fronte alle sfide più impegnative.

Se è vero che da soli non si va da nessuna parte, allo stesso modo quando aumentano gli interlocutori la gestione di un processo si fa complessa, spesso esponenzialmente. La difficoltà sta dunque nel trovare la giusta misura, soprattutto quando il ticchettio dell’orologio diventa minaccioso.

“La realizzazione presentava diverse complessità – continua Barbetti - i tempi molto ristretti ma anche alcune modalità esecutive e la tipologia di intervento. Tant’è che diverse imprese prima di noi si erano tirate indietro. Tutti sono capaci di tirare giù un ponte e ricostruirlo; un altro discorso è lavorare sull’esistente e rispettare la scadenza di farcela in due mesi. Per noi la riapertura era fissata il 16 settembre e l’abbiamo rispettata”.

Capiamo meglio come è avvenuta la riqualificazione del ponte sul fiume Crostolo, indispensabile per proseguire l’elettrificazione della linea Parma-Suzzara-Poggio Rusco. L’intervento ha avuto come obiettivo principale quello di consentire il tesaggio dei fili elettrici laddove la presenza dei controventi in acciaio (elementi della struttura che contrastano le spinte laterali, nda) lo ostacolava.

Quello - per così dire - non secondario, era aumentare il coefficiente di sicurezza del ponte. E dunque alla riduzione del numero dei controventi - da nove a cinque - è seguita l’aggiunta di nuovi profili trasversali che lo stabilizzano, come dimostrano le analisi sulla nuova struttura. Semplificando: per fare un passo in avanti verso l’elettrificazione è stato necessario farne uno in alto, liberando lo spazio verticale – 5,90 metri – essenziale per il passaggio della rete elettrica in condizioni di sicurezza.

Ancora per poco i lavori proseguiranno alla base del ponte, ma si tratta di dettagli. Poi i treni potranno affrontare il ponte Crostolo senza rallentare notevolmente tra Guastalla e Gualtieri (RE), come avviene tuttora da metà settembre; e anzi proseguire a piè sospinto verso quei paesaggi che un Ligabue (pittore) ha raffigurato come giungle colorate e l’altro Ligabue (cantautore) ha ridefinito nell’affascinante vaghezza dell'espressione “tra l’Emilia e il west”.

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