18 Settembre 2025

FER all'evento FABRE di Ferrara

"Ponti e viadotti negli enti locali: classificazione del rischio, trasporti eccezionali e infrastrutture critiche" è stato il topic dell'incontro alla Fiera di Ferrara, all'interno di REMTECH Expo

Un’occasione di confronto e di scambio di esperienze, di consuetudini, di strategie aziendali: la tavola rotonda organizzata da FABRE (Consorzio di ricerca per la valutazione e il monitoraggio di ponti, viadotti e altre infrastrutture) con la partecipazione degli operatori ferroviari locali, è stata l’evento centrale del pomeriggio di ieri a REMTECH Expo, in corso alla Fiera di Ferrara.

Le Linee Guida Ponti (con decreto risalente al 2022, a seguito della drammatica vicenda del Morandi a Genova) hanno introdotto un’importante razionalizzazione nella valutazione delle opere e nella classificazione del rischio. La loro applicazione richiede però che i gestori infrastrutture aggiornino costantemente i loro protocolli specifici: il consolidamento diventa così un ramo di attività in continua evoluzione.

Se n’è parlato nella tavola rotonda dedicata alla gestione e controllo delle ferrovie locali, che oltre FER ha coinvolto diversi operatori ferroviari locali: Ferrovienord, Ferrovia Vigezzina-Centovalli, Ferrovia Circumetnea, oltre alla ricercatrice dell’Università di Pisa e membro di FABRE, Ing. Agnese Natali. La relazione introduttiva alla tavola rotonda è stata tenuta dall’Ing. Pierluigi Navone di ANSFISA.

Per FER ha dapprima preso la parola l’amministratore, Ing. Gianluca Benamati, che ha introdotto l’azienda ai partecipanti: il ruolo di gestore dell’infrastruttura ferroviaria regionale, a cui si affiancano gli altri incarichi di stazione appaltante nella realizzazione di importanti opere pubbliche e di responsabile del monitoraggio ferroviario regionale.

L’Ing. Benamati ha messo in luce, oltre alle dimensioni e ai ruoli dell’azienda, le attività specifiche di avanzamento tecnologico con il procedere dell’elettrificazione della rete aziendale, che sarà completata nel 2026; e il percorso di installazione dei sistemi SCMT su tutte le tratte FER, così da raggiungere l’obiettivo di una rete completamente integrata nel tessuto ferroviario nazionale. Riflettendo sulle opere d’arte, ha poi illustrato i due principali interventi infrastrutturali in corso: l’interramento del tratto urbano della Bologna-Portomaggiore a Bologna e della Ferrara-Codigoro a Ferrara. Sottolineando, in questo, quanto la ricerca e l’innovazione siano importanti non solo nella cura e nel mantenimento del patrimonio esistente ma anche nella progettazione e realizzazione delle nuove opere, auspicando quindi un sempre più stratta collaborazione fra FER e le realtà di ricerca.

È seguito poi il focus specifico - curato dal responsabile della Produzione, Ing. Angelo Rufino - incentrato sul metodo di analisi strutturale e di intervento nella riqualificazione di ponti e viadotti (sono ben 251 sulla rete FER): il rilievo geometrico, l’indagine dei dettagli costruttivi, la definizione delle proprietà meccaniche dei materiali; fino al calcolo del fattore di rischio e dei provvedimenti successivi.

La viabilità dei ponti e dei viadotti è centrale nella percezione della sicurezza da parte degli utenti: per questo i modelli di analisi si stanno rapidamente evolvendo dagli approcci tradizionali a modelli digitali, che assicurano maggiore dettaglio e tempestività negli interventi.

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