Nello scorso ottobre il professor Felice Giuliani, dell’Università di Parma, ci aveva parlato dei progetti di ricerca nell’ambito della tecnologia intorno al binario – wayside monitoring: sperimentazioni che consentono di testare come alcune componenti infrastrutturali (per esempio la massicciata o il piano di posa dei binari) reagiscono alle sollecitazioni trasmesse dalla circolazione.
L’obiettivo era chiaro sin da subito: incrementare la sicurezza dell’infrastruttura grazie a tecnologie digitali di monitoraggio, che consentano quindi un’analisi efficace dei dati e un rapido intervento nella manutenzione. In quella occasione FER aveva partecipato al progetto di ricerca mettendo a disposizione un tratto della Reggio-Guastalla, in corrispondenza dello scalo merci di San Giacomo di Guastalla.
Un rapporto - quello tra FER e le università - al centro dell’intervento dell’amministratore di FER, Ing. Gianluca Benamati, che lo scorso 19 settembre all'Università di Parma - nel convegno dedicato alle ricerche sulla mobilità sostenibile - ha sottolineato che “la manutenzione, la sicurezza, l’innovazione sono strettamente collegati e sono valori irrinunciabili per un'impresa ferroviaria. FER considera questo collegamento un paradigma cruciale, al punto da averlo inserito nel proprio piano industriale.
Le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria sono, dunque, fondamentali per FER. Non solo in termini economici - negli ultimi tre esercizi si è quasi raddoppiato l’impegno economico in questo settore - ma dal punto di vista dello sviluppo e dell’innovazione tecnologica. Abbiamo acquisito un mezzo diagnostico, che ci impegna in una continua attività di gestione dei dati, e sosteniamo gli sviluppi tecnici in essere perché ci possano, sempre di più, avvicinare ad una ancora più efficace manutenzione predittiva. È per questa ragione che FER non solo vuole proseguire la collaborazione con l’Università di Parma sulla manutenzione ma anzi, nell’ambito di una cornice quadro, è disponibile a potenziala estendendola anche ad altri ambiti di comune interesse”.
Tornando al prof. Giuliani, oggi ci fa sapere “che le esperienze condotte con FER presso il sito di San Giacomo di Guastalla hanno consentito la messa a punto di un sistema di rilievo integrato di monitoraggio continuo del binario ferroviario, che permette di acquisire in sicurezza dati sugli spostamenti al passaggio dei convogli - passeggeri e merci - in relazione allo stato della massicciata; alla presenza di giunti, all'entità dei carichi e alla velocità dei treni che integrano e completano le informazioni acquisite dai treni diagnostici. Consentono inoltre la costruzione di modelli digitali di programmazione della manutenzione: il sistema è applicabile anche al monitoraggio dei ponti ferroviari e di punti critici della rete”.
Da sottolineare infine che nel corso del convegno è stato presentato in anteprima il prototipo RSTF (Railway Superstructure Test Frame): originale allestimento in vera grandezza, costruito presso il laboratorio del Centro Nazionale Mobilità Sostenibile dell’Università di Parma, per la sperimentazione in scala 1:1 del comportamento dell’armamento e degli strati della sovrastruttura ferroviaria al variare dell’entità dei carichi e della frequenza della loro applicazione. Si tratta di una struttura di prova che, per dimensioni e caratteristiche tecniche, è unica nel suo genere.