Quello delle automotrici 668-05 e 668-11, avute in concessione da FER, ha rappresentato l'ultimo capitolo di questo importante lavoro di memoria e conservazione.
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Entrambe hanno una significativa importanza storica. Come racconta Roberto Santini, presidente dell'associazione: "la ALn 668-11 (ex prototipo ALn 668-1999) di costruzione FIAT Materfer fu la 'cavia' che testò i nuovi carrelli Fiat a 'doppio collo di cigno' poi adottati in numerose versioni (per esempio per le carrozze TEE, Gran Confort, Pendolini ETR 401 E 450; per il treno AV ETR 500 e ancora per le centinaia di automotrici ALn 668/663)".
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"Questa automotrice aveva una sorella: la 668-12, incidentata nel marzo 2008 e successivamente demolita nel 2011. Per la Suzzara-Ferrara hanno rappresentato la 'punta di diamante': costituivano la storica Freccia Orobica, attiva dal giugno 1970 tra Bergamo a Pesaro".
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La seconda motrice recuperata è la ALn 668-05, costruzione FIAT 1959, serie 1400. "I veicoli della serie - conclude Santini - rappresentano il primo ammodernamento del materiale rotabile dal Dopoguerra, in pieno 'boom economico'.
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A bordo di questa automotrice sono iniziati i collegamenti estivi con la riviera adriatica: da Rimini e poi Pesaro con Brescia, Cremona e - dal 1970 - con Bergamo.