
La protezione ambientale è un obiettivo conseguibile solo attraverso la piena consapevolezza del proprio ruolo, perché in un ecosistema nulla è circoscritto. Per FER, ogni giorno, ogni attività si svolge in un’ottica di mitigazione dell’impatto. A guidare, però, è una prospettiva sistemica: dare ai cittadini una valida alternativa all’uso dei mezzi privati e alle industrie un’alternativa alla movimentazione merci su gomma. Perché un trasporto ferroviario efficiente e sostenibile è l’unica strada per contrastare i cambiamenti climatici.
La sostenibilità per FER è impegno quotidiano, è la conseguenza di una scelta consapevole e imprescindibile. La missione di FER è quella di garantire sicurezza e qualità nel trasporto pubblico grazie a un’infrastruttura ferroviaria regionale efficiente e mettendo al centro le persone, l’ambiente, i territori attraversati dalle linee FER.


L’elettrificazione della rete è uno step fondamentale nel massimizzare ulteriormente la sostenibilità del trasporto ferroviario, che non può prescindere da un processo di ammodernamento delle sue infrastrutture.
La rete FER è elettrificata al 53%, con l’obiettivo di raggiungere il 100% entro il 2026.
I benefici attesi dell’elettrificazione riguardano:
Un connotato tipico della rete ferroviaria regionale dell’Emilia-Romagna è quello di svilupparsi in territori fortemente antropizzati. Se questa peculiarità può essere considerata un aspetto positivo perché le stazioni sono comodamente accessibili, a piedi o in bici, e in tempi rapidi, il punto di debolezza sta nei disagi e nelle problematiche legate all’interferenza fra la ferrovia e la viabilità stradale.
Anche se negli ultimi anni sono già stati soppressi da FER oltre 60 Passaggi a Livello, sulle linee ferroviarie regionali insistono ancora oltre 280 Passaggi a Livello Pubblici e circa 50 Passaggi a Livello Privati.
Per questo FER è impegnata nella verifica e nel coinvolgimento degli enti locali di pertinenza per definire le modalità di eliminazione dei PL.
La soppressione dei PL porta indubbi benefici alla comunità, in quanto:


Negli ultimi anni FER ha sempre più incrementato il proprio impegno in termini di sviluppo e consumo sostenibile, introducendo un modello di economia circolare nella gestione di alcuni cantieri. Infatti, dopo attente analisi di qualità per scongiurare eventuali rischi da contaminazione, le terre di scavo di alcuni cantieri vengono riutilizzate in altri. Questa metodologia di riutilizzo è fondamentale per l’economia circolare perché le terre di scavo non sono più considerate rifiuti, ma sottoprodotto da riutilizzare, consentendo così la riduzione del dispendio energetico per l’approvvigionamento. Esempi di questo modello di economia circolare sono stati il riutilizzo delle terre di scavo provenienti dal cantiere di Ferrara (interramento delle linee Ferrara-Codigoro e Rimini-Ferrara per la soppressione PL) per l’innalzamento della linea Bologna-Portomaggiore in prossimità del fiume Idice a Budrio ai fini della messa in sicurezza idraulica e per l’innalzamento della linea Reggio Emilia-Ciano d’Enza ai fini della soppressione del PL in Via Franchetti a Bibbiano (RE).
